Un’accurata progettazione e qualche trucco di design creano comodità d’accesso
e una piacevole distribuzione in un piccolo studio a Manhattan.
Non è così difficile far entrare un’intera casa in 32 mq. di spazio
vivibile. Il trucco, come ha scoperto l’architetto, è non mettere un letto in
soggiorno.
Questo mini-appartamento è situato a New York, nell’Upper East Side di Manhattan.
Il progetto di ristrutturazione è stato seguito dall’architetto Killcoyne dello
studio Allen+Killcoyne Architects e dimostra che anche da uno spazio
piccolissimo è possibile ricavare una casa con tutte le comodità che sia anche
fresca ed elegante nella sua estrema semplicità.
Il proprietario, un pensionato vedovo residente a Dallas, voleva un
appartamentino a Manhattan che fosse vicino alla figlia e ai nipoti. Quando si
è reso disponibile uno studio nello stesso stabile lo ha immediatamente
acquistato e ha incaricato l’architetto, che aveva già curato la
ristrutturazione dell’appartamento poi ceduto alla figlia, di ridisegnare gli
spazi.
L’ex-studio era un
disastro totale con il pavimento ricoperto da una moquette logora e macchiata e
pieno di armadi con le ante penzolanti. Lavorando con l’impresa di costruzioni
l’architetto ha sventrato lo spazio, sostituito le finestre ed è ripartito da
zero riuscendo a creare zone distinte e discrete pur mantenendo la sensazione
di uno spazio aperto.
Lo scopo del progetto era creare spazi che si amalgamassero ma che fossero
nello stesso tempo aree separate che definiscono differenti funzioni abitative.
L’architetto, avendo allevato due bambini in un appartamento di 60 mq., si
definisce un esperto di piccoli ambienti e dice che “non è lo spazio ad essere
limitante, ma tutto quello con cui cerchi di riempirlo. Se riesci a controllare
la quantità di cose che possiedi puoi vivere bene in spazi piccoli”.
Il proprietario desiderava una casa “semplice, pulita, elegante e senza
tempo”. Invece di realizzare un unico locale, il progettista ha creato zone
separate e interconnesse per soggiorno, zona notte e cucina. In questo modo lo
spazio sembra più grande perché ne sono state ricavate tre “stanze” e non si ha
la sensazione di essere chiusi in una scatola.
Per dare fluidità agli ambienti è stata impiegata una gamma di materiali
limitata alla quercia per il pavimento, al legno di acero per le ante degli
armadi e per il paravento e al bianco di pareti, soffitti e superfici aperte e
orizzontali degli arredi. La zona perimetrale del soffitto è stata ribassata
per incassare l’illuminazione LED; la parte centrale a tutta altezza aiuta a
definire lo spazio della zona giorno e massimizza lo spazio verticale.
Il letto è nascosto dietro un divisorio a persiana, realizzato su disegno,
che scherma la zona notte alla vista a meno che non si stia seduti alla
scrivania (cosa improbabile da parte di un visitatore).
La parete attrezzata nella zona giorno è composta da ampi contenitori
chiusi per riporre oggetti e cianfrusaglie e da ripiani a giorno sui quali sono
collocati i dispositivi elettronici e sono esposte piccole opere d’arte e
oggetti da collezione – i tocchi personali che rendono meno asettica
l’accuratezza e la semplicità dell’appartamento.
La zona notte è attrezzata con un letto matrimoniale, diversi armadi e un
vano chiuso da ante scorrevoli con ben 3 metri lineari di spazio per appendere
gli abiti.
Il proprietario voleva
un televisore a schermo piatto anche in camera da letto. Dato che tutte le
pareti sono occupate da armadi, l’architetto ha deciso che l’unico posto dove
collocarlo era il soffitto e ha realizzato una botola che si apre verso il
basso rivelando lo schermo.  Se guardate
in alto il profilo è visibile.
Il divisorio a persiana rende la camera da letto meno claustrofobica, ma
nel contempo la scherma alla vista da quasi tutti gli angoli dell’appartamento.
Il quadro sopra la testata del letto personalizza l’ambiente e
dà una nota di colore.
La cucina è aperta sul resto dello spazio ma è collocata in un angolo e non
si ha l’impressione di cucinare in soggiorno. Dato che il proprietario cucina
poco quando è in casa, gli elettrodomestici sono limitati a un forno a
microonde sopra la lavastoviglie a cassetto e a un piano di cottura ad
induzione a due fuochi con la cappa nascosta nella parte inferiore del pensile
sovrastante.
Questo spazio ha anche la doppia funzione di ingresso (la porta è a sinistra del forno), ma entrando il battente nasconde la cucina alla vista e lo sguardo spazia sul soggiorno.
Questo spazio ha anche la doppia funzione di ingresso (la porta è a sinistra del forno), ma entrando il battente nasconde la cucina alla vista e lo sguardo spazia sul soggiorno.
Il frigorifero e il congelatore sono incassati sotto il piano a destra, il top è realizzato con una lastra di vetro
commerciale bianco chiamato Glassos spessa 3 cm.  “Il vetro è favoloso perché non si macchia”
dice l’architetto, che ha usato lo stesso materiale anche per rivestire le
pareti del bagno.
Per avere più spazio il piano della cucina è posizionato a 105 cm. di
altezza (invece che ai soliti 90), cosa che ha permesso di aggiungere una fila
di cassetti sopra le basi. Una fila di scaffali a giorno consente di avere a
portata di mano gli oggetti di uso quotidiano e rende più leggera la parte
frontale dei pensili. 
Invece della solita cornice che occupa spazio, una sottile linea d’ombra divide i pensili dal soffitto.
Invece della solita cornice che occupa spazio, una sottile linea d’ombra divide i pensili dal soffitto.
Le pareti del bagno sono rivestite con lastre di Glassos più sottili (19
mm.) che riflettono la luce e fanno sembrare lo spazio più grande. Ci sono un
lavabo in Corian integrato nel piano e un’ampia doccia con sedile che si può
chiudere completamente (i sopraluce sono apribili) per avere un effetto quasi
simile a un bagno di vapore. Il pavimento è in granito fiammato.
Il pannello a specchio all’estrema sinistra è apribile e nasconde un
armadietto per le medicine. Anche il rotolo della carta igienica è seminascosto
per preservare la pulizia delle linee del locale.
La pianta mostra l’intelligente organizzazione degli spazi
dell’appartamento di 32 mq. 
Anche se l’architetto non rivela il costo finale della ristrutturazione,
ammette che non è stato basso – un caso di “meno che costa di più”. Ma è
soddisfatto perché il suo cliente non deve fare ginnastica per far funzionare
tutto.  Con l’eccezione del televisore
della camera da letto tutto è in piena vista e facilmente accessibile.  “Ci si può vivere come se fosse un
appartamento più grande” dice.
Questo piccolo appartamento mi piace moltissimo per il suo look semplice e
lineare che ricorda lo stile scandinavo, con l’uso di colori chiari e materiali
naturali. Ma in questo caso la semplicità è frutto di un accuratissimo lavoro
di progettazione dove niente è stato lasciato al caso. Gli arredi sono tutti
realizzati su disegno e su misura e lo spazio è stato completamente
ristrutturato con un sapiente uso di volumi e materiali. 
Come richiesto dal non più giovanissimo committente la casa è senza tempo e
sarebbe perfetta anche per il gusto di una giovane coppia o di un giovane
professionista che per motivi di lavoro si trasferisce in una grande città. 
Sicuramente ci sono tanti spunti e idee da copiare se dovete arredare o
ristrutturare una miniabitazione. Senza spendere cifre eccessive per costosi
arredi su misura, nella produzione di serie si trovano mobili componibili con
un look simile. Aggiungete un po’ di fantasia e magari l’aiuto di un
professionista e datevi da fare. 
Ideabook tratto da Houzz
Progetto di Allen+Killcoyne Architects
Fotografie di William Taylor  











 
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